Il Convento e la Chiesa dei Padri Carmelitani si affacciano su Piazza Busacca, furono entrambi ricostruiti dopo il terremoto del 1693.

La chiesa fu costruita nel 1751 e fu ultimata nel 1769, mentre il convento fu completato nel 1778, su progetto di Fra Alberto Maria di San Giovanni Battista.
La facciata della chiesa è del Secondo Settecento ed è a tre ordini.
Sul prospetto si evidenziano il portale, lo stemma dell’Ordine Carmelitano, il finestrone e sette statue posizionate su piedistalli.

L’interno è a forma rettangolare, a navata unica e ci sono sei altari.
È arricchito da 5 dipinti settecenteschi riferibili a Costantino Carasi di Noto e custodisce la statua della Madonna del Carmine in lamina d’argento con motivi floreali, opera di Francesco Castro del 1760.
Sulle pareti si possono ammirare le decorazioni di Giovanni Gianforrma.
I progetti della sagrestia, la scala che porta al campanile e altri lavori post terremoto sono da attribuire a Salvatore Alì.

Il convento era annesso alla chiesa di San Giacomo Interciso successivamente dedicata alla Madonna del Carmelo (Maria Annunziata); si apre su uno spazio molto grande e possiede un cortile interno.
È stato oggetto di diversi rimaneggiamenti per tutto il ‘900, pertanto la versione che abbiamo oggi non corrisponde a quella originale.

La parte che dà sulla piazza presenta una serie di finestre e un balcone centrale che riprende in parte un disegno sulla facciata della chiesa.
Nella parte superiore si estende un cornicione e una balaustra, mentre sulla parte ovest, un raffinato balcone arricchito da mensole a forma di mascheroni e uno stemma dell’Ordine Carmelitano.

Il convento ad oggi non è visitabile se non per qualche mostra o evento assumendo la veste di museo.