Si trova sulla Via F. M. Penna e rappresenta l’edificio più antico di Scicli.
Era annesso a quello che una volta era il Monastero delle Agostiniane di Santa Maria di Valverde.
Fu totalmente ricostruito dopo il terremoto del 1693 che colpì il Val di Noto.
I lavori di riedificazione furono iniziati nella seconda metà del XVIII secolo e si conclusero nel 1750 circa.

La facciata a tre ordini ha una conformazione convessa ed è arricchita da coppie di colonne con capitelli corinzi.

-Il primo ordine comprende il portale sormontato da uno scudo coronato con cuore trafitto e conchiglia.
-Il secondo ordine mostra al centro un finestrone arricchito da ghirlande floreali e chiuso da una gelosia in ferro battuto.
-Il terzo ordine, infine, presenta dei ripiani laterali decorati da delle grate, mentre al centro si trova la cella campanaria.
Il prospetto si chiude con una decorazione con sfera e croce in ferro battuto.
La chiesa presenta anche un ingresso laterale preceduto da cinque gradini.

L’interno è formato da un’aula ellittica e un’abside a forma semicilindrica.
Sulle pareti sono collocate quattro tele ad opera di Costantino Carasi.

Lo spazio intorno è finemente lavorato con decorazioni e stucchi di pregevole fattura che danno all’insieme una visione equilibrata dei colori e delle rappresentazioni.
Non si trattano però di interventi originari in quanto, un secolo dopo, lo scultore Sesta Poliziano rifece le decorazioni con motivi e immagini frutto di un clima culturale diverso.