Nome: Elisabetta e Sofia
Professione: artigiane del gelato
Nome dell’attività: NIVERA il gelato di natura
Piatto, prodotto tipico preparato/venduto nella tua attività?
Gelato e granita, cannolo di ricotta di pecora e tante torte.
Come vi siete organizzati per gestire il post quarantena?
Durante il periodo di lockdown non siamo stati fermi. Oltre a consegnare a domicilio il nostro gelato ai clienti che hanno fatto richiesta, ci siamo preparati, anzi meglio dire formati, per affrontare con più consapevolezza la “nuova normalità” che ci attende. Abbiamo integrato, con l’aiuto di esperti, le nostre già avanzate procedure di sicurezza (… i guanti monouso li abbiamo sempre usati!) aggiungendo nuovi sistemi di prevenzione del rischio (distributori di igienizzante mani; speciali prodotti per sanificare le superfici di lavoro e di somministrazione). I clienti che verranno a prendere il gelato da Nivera possono stare tranquilli: siamo pronti ad accogliergli in totale sicurezza.
Nel post quarantena rimarranno attivi i servizi di consegna a domicilio e asporto (prenotando in anticipo si avrà una fast-line, cioè un percorso velocizzato di ritiro in negozio). Vi sarà, come sempre, la possibilità di scegliere i gusti e i prodotti preferiti già all’esterno della gelateria: così il tempo di permanenza nel locale sarà ridotto al minimo. Sono state ampliate le forme di pagamento che consentiranno di limitare lo scambio manuale di contanti: si potrà pagare con Satispay, Bancomat e carte di credito).
Cosa ti aspetti quest’anno?
Cosa succederà d’ora in avanti non lo sappiamo, possiamo solo intuirlo, fare ipotesi, ma una cosa ci è chiara: l’incubo che abbiamo vissuto fino ad ora passerà e ci riapproprieremo pienamente delle nostre vite. Certamente ripartiremo con nuove consuetudini a casa, in giro per la città, nei locali pubblici. Ma presto raggiungeremo una nuova normalità che gradualmente ci libererà dalla paura. Il nostro auspicio più grande è che questo lembo di terra, più fortunato di altri luoghi riguardo ai contagi, abbia la possibilità di ricominciare presto ad essere vissuto pienamente e liberamente, restituendo alle famiglie, ai giovani, ai bambini una città accogliente e sicura. Così tutti torneremo ad apprezzare le esperienze reali e concrete (a discapito di quelle che il digitale ci sembrava aver garantito) come, ad esempio, mangiare un cono gelato all’aperto: un gesto semplice, piacevole, consolatorio, del quale vale la pena riappropriarsi.
Bene ora parliamo di Scicli: Spiaggia preferita?
Plajagrande.
Perché?
È la spiaggia della nostra infanzia e ancora oggi rimane uno dei pochi posti dove poter fare rilassanti passeggiate lungo il tratto di arenile non antropizzato che porta alla Riserva naturale della foce dell’Irminio.
Monumento/chiesa preferita?
Chiesa di San Giovanni.
Perché?
Ci ha sempre affascinato lo stile architettonico della facciata e la ricchezza delle decorazioni interne di stucchi e dorature. Era la preferita anche di nostro papà Nino che, oltre ad essere stato mastro gelatiere, nella sua prima giovinezza ebbe a praticare l’arte dello scalpellino e l’intaglio della pietra. Fu lui a farci comprendere l’eleganza costruttiva dell’edificio e la straordinaria professionalità delle maestranze del tempo.
Festa/manifestazione preferita?
Festa dell’Uomo Vivo (Pasqua).
Perché?
La festa del Cristo “Gioia” oltre ad essere una delle manifestazioni più coinvolgenti e partecipate da noi sciclitani, ci proietta verso la bella stagione. È un momento liberatorio, quasi di riconciliazione con le forze positive dell’universo, con la natura, con la luce, con le nostre energie che sembrano rinnovarsi. Insomma, accade qualcosa che diventa difficile spiegare. Però accade.
Il piatto/dolce tipico sciclitano preferito?
Il “biancomangiare” della mamma! Ci piace così tanto che l’abbiamo trasformato anche in gelato, tra i più apprezzati della lista di specialità Nivera.
In che periodo consiglieresti visitare Scicli?
Ogni stagione regala un motivo valido per visitare la città. I colori della campagna a Dicembre ci piacciono molto. I profumi e i sapori che regala la primavera sono molteplici e risvegliano i sensi e la voglia di stare all’aria aperta. In estate la luce e il mare sono impareggiabili.
Cosa ti ha dato di buono questo periodo di quarantena?
Per persone come noi che svolgono la maggior parte della propria vita immersi in una quotidianità solitamente molto dinamica, tra impegni familiari, lavoro in laboratorio e relazioni con le persone che frequentano la gelateria, l’aver dovuto ridurre, di colpo, tutto ciò è stato fonte di grande riflessione (leggi smarrimento). Ma, mettendo da parte le preoccupazioni, siamo convinti che l’emergenza abbia lasciato in ciascuno di noi una percezione diversa della realtà: ci ha ridato un’idea di tempo che avevamo perso di vista, ci ha restituito l’idea del contatto fisico che avevamo dato per scontato. In ambito professionale abbiamo avuto più tempo per condividere esperienze di formazione con i colleghi gelatieri di tutta Italia (internet riduce le distanze!) e sperimentare nuove ricette di gelato ispirate alla cucina tradizionale siciliana che presto si potranno gustare da Nivera.
Un consiglio per Scicli e gli Sciclitani….
La comunità sciclitana si è comportata molto bene durante il lungo periodo di quarantena. In linea di massima ha rispettato le misure di contenimento. Ciò ha evitato il rischio di espansione del contagio nel nostro territorio. Tuttavia non siamo sfuggiti al blocco delle attività produttive che garantivano lavoro e reddito a tante persone e famiglie. Quindi, adesso, è venuto il tempo di proiettare l’attenzione verso un futuro più positivo e partecipativo. Dobbiamo far ripartire la città. Dobbiamo essere attori principali della “rivitalizzazione” di Scicli. Cioè, dobbiamo ricominciare a ripopolare l’ambiente esterno e sostenere con i nostri acquisti le attività commerciali e artigianali locali.
Ciascun cittadino dovrà essere fruitore dell’offerta gastronomica, culturale e turistica di Scicli e, allo stesso tempo, dovrà essere promotore della città verso l’esterno.
Solo cosi, contribuendo tutti insieme, permetteremo alla nostra comunità di rimettere in moto l’economia, ovviamente mantenendo sempre alto il rispetto delle nuove regole sociali.